SEO By Yoast: la Guida per ottimizzare wordpress

guida yoast seo

Tra i tanti plugin SEO per wordpress, sicuramente Yoast by SEO che precedentemente si chiamava wordpress SEO, è uno dei più noti.
E’ uno dei plugin più completi ed anche gratuito, permette di aggiungere funzionalità a wordpress che di sua natura non ha, come Tag Title, Description e sitemap, giusto per citare qualche funzione.
Ma una volta installato il plugin deve essere correttamente configurato perché potrebbe generare molti errori, e impedire l’indicizzazione del sito.

In questo articolo anche se ormai non uso il plugin da diversi anni, perché effettuo l’ottimizzazione SEO su wordpress senza plugin, ho reinstallato il plugin su un vecchio sito di mia proprietà, per scrivere una guida su come configurare e usare Yoast SEO.

Se sei alle prime armi nel praticare la SEO, o sei un imprenditore, ti consiglio vivamente di leggere questa guida su Yoast SEO per imparare ad comprendere come funziona ed usare correttamente il plugin e settare parametri che possono compromettere di de-ottimizzare, indicizzare o addirittura in casi estremi de-indicizzare alcuni contenuti del tuo sito.

Se hai bisogno di aiuto per configurarlo correttamente, contattami!
Premessa: potrebbe succedere che a ogni aggiornamento del plugin, Yoast SEO potrebbe cambiare interfaccia e alcune funzionalità possono essere rimosse o spostate.

Perché usare Yoast SEO?
Il motivo è semplice: è uno dei plugin più “completi” e “aggiornati” sul tema SEO, soprattutto è gratuito.
Ci sono tanti altri plugin che hanno le stesse medesime funzioni e sono ugualmente gratuiti e alcuni di loro hanno delle funzionalità che possono essere attivate solo nella versione a pagamento. Per dovere di cronaca, ne cito qualcuno che ho usato per alcuni clienti, e sono:
All in one SEO: identico a Yoast;
SEOPress: molto leggero, ma alcune funzionalità si possono avere solo nella versione a pagamento;
Rank math SEO: molte funzionalità che Yoast SEO non ha nella versione gratuita, ed è anche molto più leggero.
Sto preparando un articolo sulle differenze tra Yoast e SEO e Rank Math SEO.

1. Presentazione generale del plugin Yoast SEO

Nel momento in cui scrivo questa guida su come configurare correttamente Yoast SEO, il pannello del mio plugin, potrebbe essere differente rispetto al tuo.
L’ultima versione del plugin è la 13.3.

Il plugin si presenta con queste voci menù nella Dashboard di wordpress.
Generale
Aspetto della ricerca
Social
Strumenti
Premium

La voce premium, non verrà trattata perchè riguarda tutte le funzionalità che puoi avere passando alla versione a pagamento, e detto in soldoni, puoi anche evitare di spenderli, perché nella versione a pagamento, tutto ciò che sto per dirti non ti porterà da nessuna parte.

Cliccando sulla voce Generale ti troverai diverse altre voci di menù che andremo a vedere nel dettaglio.

Dimenticavo! Se non hai ancora installato il plugin, e lo stai per installare ora, nella sezione Generale ti comparirà una voce che ti potrà guidare alla configurazione del plugin.

Il menù funzionalità e strumenti per webmaster

Yoast SEO, ha diverse funzionalità, e proprio nella voce funzionalità, ci sono diverse funzioni che possono essere abilitate o disabilitate a seconda delle proprie esigenze e conoscenze SEO.
Io per mia esperienza, ti consiglio di disabilitare alcune voci perché il plugin ha un suo algoritmo che si basa su una sola parola chiave. Ma, prima di entrare nel dettaglio, vediamo le voci che ti consiglio di disabilitare.

Analisi SEO: Disabilita;
Analisi Leggibilità: Disabilita;
Contenuto cornerstone: Disabilita;
Contatore link nei testi: Disabilita;
La voce sitemap XML, ti da la possibilità di recuperare il formato della sitemap XML e inserirla in Search Console, per aiutare al motore di ricerca e capire quali pagine sono presenti sul sito e quali deve indicizzare.

Integrazione con Ryte: Disabilita.
Da oggi nella nuova Search Console di Google, hai la possibilità di vedere quali pagine sono scansionate e quante sono indicizzate.

Nel caso in cui hai più pagine presenti nella sitemap, e sono regolarmente scansionate ma non sono indicizzate, puoi segnalare a Google di re-indicizzare la URL che lui non riesce a includere nell’indice.

Più avanti ti spiegherò il perché ti ho consigliato di disabilitare tutte le funzionalità che il plugin ti propone.

Il menù strumenti per Webmaster

Nella voce a menù strumenti per webmaster, il plugin ti offre la possibilità di aggiungere il codice di verifica dei motori di ricerca (Bing, Baidu, Google e Yandex). Aggiungendo automaticamente un meta tag sulla tua home page del sito.
Una piccola parentesi, Baidu è il motore di ricerca asiatico, Yandex è il motore di ricerca per il mercato russo, mentre Bing è il motore di ricerca Microsoft.

2. Aspetto della ricerca

La prima voce presente nel menù aspetto della ricerca di Yoast SEO è forza la scrittura dei titoli.
Ti consiglio vivamente di non abilitare questa funzione, perché il plugin in modo automatico scriverà il Tag Title.
Ottimizza il Tag Title manualmente, e non oltrepassare i 60 caratteri spazi inclusi in base alla parola chiave principale che vuoi ottimizzare in base al contenuto delle parole chiave stai ottimizzando in quella determinata pagina.
Oltre a disabilitare la scrittura dei titoli, il plugin ti permette di scegliere il tipo di separatore dal titolo della pagina dal nome del sito. Qui hai libera scelta.
Scorrendo più in basso, dalla versione 11, il plugin ha iniziato a supportare i dati strutturati, in sostanza permette di aggiungere in modo automatico il codice JSON-LD al codice delle pagine HTML del sito, il tipo di organizzazione. Anche qui, questa funzione lascia il tempo che trova. Esistono plugin specifici per creare il markup della pagine, ti consiglio questo plugin; https://it.wordpress.org/plugins/schema/

Analisi del contenuto
Dalla versione 3.3 Yoast by SEO ha introdotto una funzionalità sull’analisi della leggibilità che in modo del tutto automatica, analizza il contenuto degli articoli e delle pagine, e anche dei prodotti se usi woocommerce per lo shopping online.
Disabilità immediatamente questa funzione. Ora ti spiego il perché.
La funzione analisi della leggibilità si basa su un algoritmo chiamato Okapi BM25, sviluppato tra gli anni 1970 e 1980 da Stephen Robertson scienziato informatico e Karen Spärck Jones pioniera dell’informatica.
In sostanza l’algoritmo effettua un lavoro su una sola parola chiave e veniva usato dai motori di ricerca nel lontano 1970 per stimare quanto era “pertinente” una parola chiave all’interno di un documento HTML. Infatti il plugin, con questo algoritmo a fondato il suo bellissimo e famoso Semaforo di Yost. Rosso illeggibile, Arancione leggibile e Verde leggibile.
Adesso, io mi chiedo: Come può un plugin che sfrutta un algoritmo degli anni 70 dirvi che il contenuto è illeggibile, difficile da leggere? Come può un plugin suggerirvi che contiene delle forme passive? Come può un plugin suggerirvi che la lunghezza delle frasi pari a una percentuale, contiene più di un tot di parole e che supera la lunghezza massima suggerita di una determinata percentuale?
Ecco un esempio del test che ho fatto per una pagina che ha 2 parole chiave principale “il Foggia Calcio è forte” e “Lorem Ipsum”.
Nota:
Sappi che il plugin, quando sei all’interno dell’articolo o della pagina, ti permette di scegliere UNA
parola chiave e NON due o più parola chiave.

Il titolo del paragrafo principale (H1) è questo:
“Il Foggia calcio la squadra più forte al mondo! Lorem Ipsum”

Non ho scritto un contenuto sul Foggia Calcio, ma ho preso il testo che viene spesso utilizzato in fase di sviluppo siti “Lorem Ipsum” con ben 591 parole, e poi al suo interno sparso qua e la ho inserito le due parole chiave sopracitata.
esempio yoast seo

Ecco il plugin SEO by Yoast cosa mi “suggerisce”
esempio yoast 1

Ma andiamo oltre. Perché il plugin “SEO”, non si limita solo a questo.
esempio analisi seo yoast

Diciamo che sta superando ogni limite della mia pazienza.

Detto ciò, nelle varie analisi SEO, effettuate nel corso degli anni e tutt’ora, mi ritrovo sistematicamente abilitata la funzione analisi della leggibilità e vedere contenuti di siti/blog, ottimizzati per una sola parola chiave, dove il testo è praticamente illeggibile.

Quindi disabilita le voci:
Analisi SEO;
Analisi della leggibilità;
Contenuto Cornestone;
Questa funzione se abilitata ti suggerisce qual’è l’articolo più importante ed esaustivo nel tuo sito. Già di suo non sa decifrare quante parole chiave ha una determinata pagina, figuriamoci se sa qual’è l’articolo più importante.

Contatore di link nei testi
Una funzione totalmente inutile. Il massimo dei link sia interni ed esterni presenti in una pagina sono 10. Non andare oltre questo numero.
Integrazione con Ryte:
Questa funziona ti “assicura” che il tuo sito sia indicizzabile.
Ricordati sempre che, in fase di sviluppo del sito nelle impostazioni di lettura, wordpress, ti permette di flaggare la voce “scoraggia i motori di ricerca ad effettuare l’indicizzazione di questo sito”. Una volta finito di sviluppare il sito, ritorna nelle impostazioni di lettura, e deseleziona la casella e invia una sitemap alla Search Console di Google.

Andiamo avanti nella Guida alla giusta configurazione di Yoast SEO.

Media
Sempre nella sezione aspetto nella ricerca, alla voce media, abilita la voce reindirizza gli URL degli allegati all’allegato stesso. Questo accade con quasi tutti i template di wordpress, perché nei vari file che compongono il tema, esiste un file che viene nominato attachment.php, e non fa altro che creare l’immagine del tuo articolo o della tua pagina, duplicando le stesse con l’immagine di riferimento. La funzione quando è abilitata, crea un redirect 301, all’articolo o alla pagina stessa.

Tassonomie e Archivi
Mentre, nella sezione Tassonomie e Archivi, setta la voce si, per mostrare le categorie nei risultati di ricerca, mentre tutti gli archivi e i tag setta la voce su NO, per evitare che i tuoi contenuti vanno in duplicazione e vengono indicizzati. Con l’impostazione su NO, Yoast SEO, non include nella sitemap i Tag e gli Archivi, e inserisce un bel noindex,follow sulle pagine.

3. La sezione Social

Hai libera scelta se attivare questa opzione oppure no. O meglio, se usi frequentemente i social, allora ha senso inserire i link dei social che usi, tranne per Twitter dove dovrai inserire il nome dell’account.
Nel caso in cui usi come social Facebook, Yoast SEO aggiunge automaticamente i metadati nel codice HTML delle pagine, i famosi OpenGraph, che sarebbero Titolo, Descrizione e Immagine.

4. Strumenti – Yoast SEO

Dopo aver configurato tutte le altre sezioni, Nella voce Strumenti, Yoast SEO ti da la possibilità di poter importare, Esportare e Importare da altri plugin SEO i meta dati.
Di default, Yoast SEO, ti creerà già un file robots.txt. Ma in questa sezione, puoi apportare le modifiche che vuoi e salvarle.
Oltre a modificare il file robots, Yoast ti permette anche di modificare il file htaccess. Ma fai attenzione. Suggerisco sempre, di modificare questo file scaricandolo dal root principale del sito, cioè via FTP. Perché, se si modifica dalla Dashboard di Yoast, potrebbe succedere che il sito vada in errore 500, e dalla sezione admin, non sia raggiungibile.

5. Non ti fidare di Yoast SEO

Arriviamo al succo della storia. Come accennavo prima il plugin si presenta con alcune funzionalità, che deviano completamente il senso di ottimizzare un contenuto testuale. Tutto questo perché il plugin, si base su alcuni fattori SEO che sono la keyword density, lunghezza del testo e la prossimità della parola chiave e NON delle parole chiave.
Ciò significa che, il tuo contenuto sarà ottimizzato per una solo parola chiave, e non su un set di parole chiave, che possono essere le correlate alla parola chiave principale.
A tal proposito, ti consiglio di leggere la guida su come trovare parole chiave in ottica SEO.
Ora tutto questo accade nella versione gratuita, non saprei se nella versione premium il plugin è davvero un motore di ricerca come Google, che riesce a individuare sinonimi e frasi correlate.

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