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SEO Fai Da Te: Guida Completa in 8 Step

ciro scopece

Guida alla SEO Fai Da Te

Vuoi fare SEO da solo? Ecco come puoi diventare il maestro della tua visibilità online!
Se ti stai chiedendo se sia possibile gestire la SEO del tuo sito in autonomia, la risposta è sì, assolutamente! Fare SEO da soli non è un’impresa impossibile, anche se richiede dedizione, pazienza e un po’ di know-how. Fare SEO fai da te significa prendere il controllo di tutti gli aspetti dell’ottimizzazione: dalla ricerca delle parole chiave all’analisi delle prestazioni, dall’audit tecnico fino alla creazione di contenuti irresistibili per il tuo pubblico.

Chiunque, con il giusto impegno, può imparare a fare SEO senza dover per forza assumere un professionista. In effetti, molti esperti SEO hanno iniziato proprio così: studiando, sperimentando e ottimizzando i loro siti da soli. Con l’aiuto di strumenti, spesso gratuiti, e seguendo una guida dettagliata, puoi ottenere risultati tangibili anche senza anni di esperienza. Se stai cercando una risposta alla domanda: “Come fare SEO?“, sei decisamente nel posto giusto.

Come iniziare a fare SEO fai da te: una guida pratica in otto passi
Sei pronto a lanciare il tuo business in cima ai motori di ricerca?
Ecco gli otto step fondamentali per iniziare la tua avventura SEO:

Imposta i tuoi strumenti di analisi: Prima di tutto, hai bisogno di strumenti per monitorare i progressi. Google Analytics 4, Google Search Console e Google Tag Manager sono indispensabili per comprendere la visibilità del tuo sito, analizzare il traffico e misurare l’interazione degli utenti. Senza questi dati, la tua strategia sarà invisibile.

Effettua un audit SEO: Analizzare lo stato attuale del tuo sito è cruciale. Strumenti come Screaming Frog e XENU ti permettono di eseguire un audit SEO completo, identificando problemi di scansione, indicizzazione e ottimizzazione on-page. Fai dell’audit una pratica ricorrente per assicurarti che il tuo sito rimanga performante e competitivo.

Ricerca di parole chiave strategiche: La scelta delle giuste parole chiave è alla base di qualsiasi strategia SEO. Concentrati su parole chiave long-tail pertinenti per il tuo pubblico, che portino conversioni reali. Utilizza strumenti come Google Keyword Planner e SEO.com per scovare le keyword più adatte al tuo settore.

Ottimizza i contenuti del tuo sito: Non basta produrre contenuti, devi fare in modo che dominino i risultati di ricerca. Inserisci parole chiave strategiche nei tuoi testi, crea contenuti nuovi e di qualità e assicurati che i tuoi tag di titolo siano accattivanti e rilevanti. Anche l’integrazione di contenuti multimediali condivisibili può fare la differenza.

Sfrutta i collegamenti interni: I link interni sono un potente strumento per migliorare la navigabilità del tuo sito e aumentarne l’autorità agli occhi dei motori di ricerca. Aggiungi 3-5 link interni a ogni contenuto e utilizza testo di ancoraggio descrittivo per massimizzarne l’efficacia.

Attira backlink di qualità: Acquisire backlink è una delle parti più complesse della SEO fai da te, ma è fondamentale. Puoi ottenerli con strategie di outreach, condivisioni sui social media e la creazione di contenuti virali. Strumenti come Google Trends, SEOZOOM, SEMRUSH E Ahref e simili possono darti una mano a generare idee per contenuti attrattivi.

Monitora posizioni e conversioni: Ottimizzare non basta; devi essere in grado di misurare i risultati del tuo lavoro. Piattaforme come SEMRush, SEOZOOM, Ahref ti permettono di monitorare non solo il posizionamento, ma anche il ritorno sugli investimenti (ROI) delle tue attività SEO, integrando marketing e vendite in un’unica visione d’insieme.

Continua a formarti: La SEO è un campo in costante evoluzione, e per rimanere competitivo devi aggiornarti continuamente. Ascolta podcast, segui blog di settore e guarda tutorial su YouTube per affinare le tue competenze e mantenere alta la tua competitività.

Pronto a fare il salto?
Ora che hai una panoramica chiara, è il momento di mettere in pratica queste strategie. Con gli strumenti giusti e un approccio metodico, puoi trasformare la SEO fai da te in un vantaggio competitivo che ti permetterà di migliorare la visibilità del tuo sito e attrarre un pubblico sempre più ampio.

Essere padrone della SEO del tuo business significa avere il controllo sulla tua crescita digitale.
Sei pronto a iniziare il viaggio?

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Step 1: Imposta i tuoi strumenti di analisi

Misurare queste metriche SEO fondamentali è essenziale per una strategia efficace. Il primo passo nel SEO fai da te è assicurarsi che le piattaforme di analisi siano configurate correttamente. Anche se hai già strumenti come Google Analytics attivi, è cruciale verificare che tutto sia impostato come deve prima di procedere con l’ottimizzazione SEO.

Per ottenere i migliori risultati, inizia con queste piattaforme chiave:

Google Analytics 4 (GA4)
Google Search Console
Google Tag Manager

Google Analytics 4 (GA4) fornisce dati cruciali come:

Visualizzazioni di pagina
Tasso di conversione
Metriche di coinvolgimento (es. tasso di rimbalzo)
Eventi sul sito (es. iscrizione Newsletter, Modulo di contatti)

Google Search Console offre informazioni su:

Posizione media nei risultati di ricerca
Impressioni e CTR per le query
Stato di indicizzazione del sito
Performance dei Core Web Vitals
Google Tag Manager consente di gestire:

Gli eventi sul sito
Tracciamento analitico avanzato
Creare altre funzioni personalizzate

Per configurare correttamente queste piattaforme, segui le guide ufficiali:

Guida all’installazione di GA4
Guida alla configurazione di Google Search Console
Guida alla configurazione di Google Tag Manager

Se il tuo sito è già configurato, esegui una revisione dettagliata delle impostazioni. Google Tag Manager offre una modalità di anteprima che ti permette di verificare il funzionamento del tag di configurazione GA4. Questo tag è essenziale per alimentare il tuo account Google Analytics 4 e raccogliere i dati necessari.

Inoltre, controlla Google Search Console per eventuali problemi, specialmente quelli legati all’indicizzazione. Gli errori di questo tipo possono compromettere il posizionamento del tuo sito nei risultati di ricerca, quindi è fondamentale identificarli tempestivamente.

Conclusa questa fase, sarai pronto per il prossimo passo, che ti guiderà nella risoluzione di eventuali problemi tecnici e nell’ulteriore ottimizzazione del tuo sito.

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Step 2: Audit SEO

Il secondo passo nel tuo viaggio SEO fai da te è un audit SEO dettagliato, e Screaming Frog è lo strumento gratuito che può fare la differenza. Questo potente software ti permette di scoprire e risolvere una varietà di problemi che possono compromettere le prestazioni del tuo sito.

Con Screaming Frog, puoi individuare:

Problemi SEO on-page: come tag del titolo mancanti, troppo brevi o non pertinenti.
Problemi SEO tecnici: inclusi errori nei tag canonici e nel file robots.txt.

Come effettuare il tuo primo audit con Screaming Frog

Inizia seguendo la guida di installazione di Screaming Frog per configurare il software e avviare la scansione. A seconda delle dimensioni e della complessità del tuo sito, la scansione può richiedere da pochi minuti a diverse ore. Ricorda che la versione gratuita limita la scansione a 500 URL, quindi pianifica il tutto di conseguenza.

Dopo la scansione, analizza i risultati e prioritizza i problemi da risolvere. Fai attenzione a queste domande per orientare il tuo lavoro:

Qual’è il problema che impedisce al sito o agli URL di comparire e/o posizionarsi nei risultati di ricerca?
Il problema riguarda l’intero sito o un determinato numero di URL?
Il problema influisce su URL che hanno contenuti cruciali per le conversioni?
Quanto tempo richiederà la risoluzione del problema? Ho le capacità di risolvere il problema? Devo assumere un SEO Specialist?

Stabilire le priorità per i problemi SEO

Ecco come dare priorità ai problemi che emergono durante l’audit:

Errore 404 per un prodotto di punta: Questo è un problema critico che necessita di attenzione immediata. L’impossibilità di accedere a una delle principali pagine che generano fatturato può influire direttamente sulle vendite. Risolvere l’errore 404 ripristinerà la visibilità del prodotto e riavvierà il flusso di vendite.

Cartella bloccata dall’indicizzazione: Questo problema, che coinvolge diversi URL, deve essere risolto con urgenza. Aggiorna il file robots.txt per permettere ai motori di ricerca di scansionare e indicizzare il contenuto della cartella.

Tag del titolo troppo lunghi: Sebbene rilevante, questa correzione ha un impatto minore rispetto agli altri problemi sopra menzionati. Ridurre la lunghezza dei tag del titolo migliorerà il CTR, ma non è urgente quanto le questioni più critiche.

Quanto spesso fare un audit SEO?

La frequenza degli audit dipende dalla dimensione e complessità del tuo sito. Non è necessario affrontare tutto in una sola volta. Concentrati sulle correzioni che offriranno il massimo impatto e pianifica gli interventi minori nei mesi successivi.

Per risultati ottimali, esegui un audit SEO almeno una volta al mese. Questo ti aiuterà a monitorare le performance e prevenire problemi futuri.

Risorse utili per il SEO audit fai da te:

I migliori strumenti per l’audit SEO:
La checklist di controllo SEO in 15 passaggi (in fase di scrittura)
Come fare un audit SEO tecnico (in fase di scrittura)
Come fare un audit SEO per l’e-commerce (in fase di scrittura)
Come fare un audit dei contenuti SEO (in fase di scrittura)

Con questi strumenti e risorse, sarai pronto a identificare e risolvere le criticità, assicurando che il tuo sito rimanga sempre al massimo delle sue prestazioni.

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Step 3: Ricerca delle Parole Chiave

La ricerca delle parole chiave rappresenta uno dei pilastri fondamentali della SEO, poiché consente di individuare quali termini e frasi vengono utilizzati dagli utenti per trovare contenuti pertinenti nei motori di ricerca. È essenziale selezionare le parole chiave giuste per attirare traffico qualificato e, infine, convertire i visitatori in clienti. Ecco come procedere per condurre una ricerca delle parole chiave efficace:

1. Concentrati su parole chiave long-tail

Le parole chiave long-tail (composte da tre o quattro parole) tendono a portare più traffico qualificato rispetto alle short-tail. Ad esempio, invece di targettizzare una parola chiave generica come “riparazione gomme”, è meglio puntare su long-tail come “kit riparazione gomma per auto”. Anche se il volume di ricerca sarà inferiore, la competizione sarà minore e le conversioni più alte, poiché questi termini indicano un intento d’acquisto più specifico a un problema che l’utente in quel momento deve risolvere.

2. Targeting di parole chiave pertinenti

Non è sufficiente che una parola chiave sia popolare; deve essere pertinente alla tua attività e alla pagina che stai ottimizzando. Targettizza termini che sono strettamente correlati ai tuoi prodotti o servizi. Se ti concentri su parole chiave che non si allineano con il tuo pubblico, rischi di attrarre traffico che non convertirà in clienti.

3. Ottieni parole chiave che convertono

È importante considerare l’intento di ricerca dietro le parole chiave. Ad esempio, una query come “riparare gomma a terra fai da te” potrebbe indicare che un utente è in cerca informazioni per una riparazione autonoma, mentre “gommista pesaro” potrebbe essere associata a un utente pronto a pagare per il servizio. Focalizzati su parole chiave con intento transazionale, che hanno maggiori probabilità di portare conversioni.

4. Utilizza parole chiave nei punti chiave

Una volta selezionate le parole chiave, assicurati di utilizzarle strategicamente all’interno del tuo contenuto, inserendole nei seguenti punti:

Titolo (Tag Title)
Meta descrizione
Paragrafi iniziali
Intestazioni H1, H2 e H3
URL
L’inserimento deve essere naturale, evitando la sovra-ottimizzazione, che potrebbe danneggiare la leggibilità del contenuto e penalizzare il sito nei risultati di ricerca.

Strumenti per la Ricerca delle Parole Chiave

La ricerca di parole chiave può essere facilitata da diversi strumenti, sia gratuiti che a pagamento, che offrono dati dettagliati su volumi di ricerca, difficoltà e competitività.

Ecco alcuni strumenti utili:

SEOZoom, Semrush e AlsoAsked (a pagamento): questi strumenti forniscono suggerimenti di parole chiave, ricerche correlate, volumi di ricerca mensili e dati sui competitor. Sono perfetti per individuare parole chiave a coda lunga e classificare le keyword per intento di ricerca.

Ricerca Google e Ricerche Correlate: una ricerca semplice su Google può fornire preziosi suggerimenti grazie alla sezione delle “ricerche correlate“. Queste possono darti un’idea di cosa cercano le persone su un determinato argomento.

Google Keyword Planner: uno strumento gratuito che offre dati su volumi di ricerca e competitività delle parole chiave. È molto utile per ottenere insight su termini specifici e per pianificare campagne Pay Per Click su Google ADS, oltre che per la SEO.

Keyword Surfer: un’estensione gratuita per Google Chrome che fornisce dati di ricerca direttamente nella SERP. Anche se genera dati da google.com, offre una stima utile delle parole chiave long-tail e dei volumi di ricerca associati.

Esempio Pratico:
Officina Automobilistica
Supponiamo che tu gestisca un’officina automobilistica e voglia sfruttare l’argomento “riparare gomme a terra” per attrarre nuovi clienti. La tua ricerca potrebbe iniziare con la query “kit riparazione gomma” su Google.

Considerazioni Sulla Query
Tipo di ricerca: Le ricerche correlate suggerite da Google riguardano sia il fai da te con la vendita di prodotti da Amazon, Temu fai da te che l’assunzione di professionisti per la riparazione delle gomme, insieme a brand specifici come Rhutten, Tecnomat. Ciò indica un mix di risultati transazionali e informativi.

Competitività: Potresti notare che la SERP è dominata da grandi e-commerce o siti di marchi noti, rendendo difficile competere.

Intento dell’utente: La query sembra orientata più all’acquisto di prodotti piuttosto che ai servizi di riparazione di persona, il che potrebbe rendere meno conveniente targettizzarla se il tuo obiettivo è vendere un servizio.

Prossimi Passi
Utilizzando Google Keyword Planner, puoi confermare i volumi di ricerca e la competitività della parola chiave. Se risulta troppo competitiva, potresti decidere di scegliere una variante long-tail meno saturata.

Una volta identificata una parola chiave che soddisfa i criteri di volume di ricerca e competitività, puoi usare strumenti come AnswerThePublic o AlsoAsked per generare idee di contenuto basate su domande comuni che gli utenti pongono su quell’argomento. Questo ti permetterà di creare contenuti di valore sul tuo blog, ad esempio: “Come riparare una gomma a terra in 5 semplici passaggi”.

Strutturare il Contenuto con Parole Chiave

Infine, per ottenere il massimo dalla tua ricerca delle parole chiave, pensa di includere una parola chiave principale e da tre a cinque parole chiave correlate nei tuoi contenuti. Queste parole chiave dovranno essere distribuite nei punti strategici del contenuto, mantenendo sempre la naturalezza del testo.

Risorse Addizionali per la Ricerca Parole Chiave

I migliori strumenti di ricerca delle parole chiave (in fase di scrittura)
Come fare la ricerca di parole chiave (in fase di scrittura)
Quali parole chiave dovrei usare? (in fase di scrittura)
Come trovare parole chiave correlate (in fase di scrittura)
Grazie a questi strumenti e suggerimenti, potrai individuare le parole chiave più efficaci per la tua attività, aumentare la tua visibilità online e attrarre traffico altamente qualificato.

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Step 4: Ottimizzare il Contenuto

L’ottimizzazione del contenuto del sito web è essenziale per migliorare le classifiche, aumentare il traffico e generare fatturato. Seguire le best practice SEO aiuterà a garantire che i contenuti del sito siano pertinenti sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Ecco una guida pratica per ottimizzare il contenuto del tuo sito web:

1. Dai Priorità agli Utenti
I motori di ricerca, come Google, premiano i siti web che offrono un’esperienza utente positiva. Ecco alcuni suggerimenti per ottimizzare il contenuto con gli utenti al centro:

Usabilità e Leggibilità: Organizza il testo in paragrafi brevi e utilizza titoli (H1, H2, H3), elenchi puntati e numerati per facilitare la lettura. L’uso strategico degli spazi bianchi aumenta la leggibilità, mentre l’aggiunta di immagini e video spezza il testo e mantiene alta l’attenzione dell’utente.

Accessibilità: Ottimizza il sito per tutti gli utenti, incluso l’uso di testo alternativo (alt text) per le immagini, utile sia per la SEO che per l’accessibilità degli utenti non vedenti o ipovedenti.

2. Incorporazione Naturale delle Parole Chiave
Uno degli errori più comuni è il keyword stuffing, ovvero il riempimento eccessivo di parole chiave. Questo danneggia l’esperienza utente e può portare a penalizzazioni.

Alcuni consigli:

Integrazione Naturale: Le parole chiave devono essere distribuite in modo naturale in tutto il contenuto. Utilizza sinonimi e variazioni per evitare la ripetitività.

Punti Chiave di Inserimento: Posiziona le parole chiave principali in aree strategiche come:
Tag Title
Meta Descrizioni
Intestazioni (H1, H2, H3)
Primi 100-150 caratteri di un testo

3. Utilizzo di Contenuti Multimediali
Il contenuto multimediale può migliorare significativamente l’esperienza utente e aumentare il tempo di permanenza sulla pagina.
Ecco alcune idee:

Immagini personalizzate: Utilizza grafiche o infografiche che rendano il contenuto più interessante e visivamente accattivante.

Video: Integra video esplicativi, che possono aumentare l’engagement e portare a un miglior posizionamento nei risultati di ricerca. Il video è anche un formato apprezzato da Google e YouTube (che funge da motore di ricerca per contenuti video).
Screenshot: Utilizza screenshot per supportare i tutorial o le guide pratiche.

4. Stabilisci una Guida di Stile SEO
Una guida di stile SEO aiuta a mantenere la coerenza e la qualità dei contenuti ottimizzati. Ecco alcune linee guida da considerare:

Tag Title e Meta Descrizioni: Imposta regole chiare, come mantenere i tag di titolo entro i 50 caratteri e le meta descrizioni tra i 150 caratteri.

Intestazioni (H1, H2, H3): Definisci un uso coerente delle intestazioni per strutturare meglio i contenuti e facilitare la scansione da parte dei motori di ricerca.
Lingua e Tono: Decidi se il contenuto dovrebbe essere formale o informale e stabilisci linee guida per l’uso delle parole chiave nei titoli e nei paragrafi.

5. Scrivi Contenuti Ottimizzati SEO
Oltre a soddisfare le esigenze dell’utente, il contenuto deve essere strutturato in modo da massimizzare l’indicizzazione e il posizionamento sui motori di ricerca:

Contenuti di Valore: Crea contenuti che rispondano a domande reali dei tuoi utenti. I contenuti devono essere aggiornati e pertinenti.
Frammenti in Primo Piano (Featured Snippets): Se il tuo obiettivo è apparire negli snipet in primo piano sul motore di ricerca, crea un titolo H2 seguito da una risposta concisa (di circa 40-60 parole) che risponda a una domanda specifica. Questo formato è spesso utilizzato per occupare la “posizione zero” nei risultati di Google.

6. Aggiorna e Mantieni Freschi i Contenuti
L’ottimizzazione SEO non è un’operazione una tantum. Aggiornare i contenuti esistenti è fondamentale per mantenerli rilevanti e visibili:

Aggiornamenti Periodici: Analizza periodicamente le prestazioni dei tuoi contenuti e aggiorna quelli che stanno perdendo posizioni o traffico. Aggiungi nuovi dati, statistiche e informazioni attuali per mantenerli freschi.

Revisioni SEO: Ogni mese, esegui un audit SEO dei tuoi contenuti per individuare nuove opportunità di miglioramento e ottimizzazione.

Esempio di Ottimizzazione
Supponiamo che tu gestisca un blog su un sito e-commerce che vende attrezzature per il campeggio. Un articolo potrebbe essere ottimizzato in questo modo:

Titolo H1: “Guida Completa al Campeggio: Tutto Quello che Devi Sapere per il Tuo Prossimo Viaggio”
Tag Title: “Guida al Campeggio: Consigli e Attrezzatura Essenziale – Nome Brand”
Meta Descrizione: “Scopri come prepararti al meglio per il campeggio con la nostra guida completa. Consigli pratici, attrezzatura essenziale e le migliori offerte!”
Intestazioni H2: “Come Scegliere l’Attrezzatura Giusta”, “I Migliori Campeggi in Italia”, “Cosa Portare in Campeggio”
Multimedia: Aggiungi video tutorial su come montare una tenda, infografiche sul miglior equipaggiamento e foto di camping.
Aggiornamenti: Aggiungi periodicamente nuove attrezzature di tendenza o aggiornamenti su campeggi popolari.

Buone Pratiche SEO

Seguendo queste buone pratiche, riuscirai a ottimizzare i contenuti del tuo sito per la SEO, migliorare l’esperienza utente e ottenere risultati concreti in termini di traffico e conversioni.

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Step 5: Collegamenti Interni (Relink Interno)

I collegamenti interni sono essenziali per migliorare l’esperienza utente e facilitare l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca come Google. Un’architettura di collegamenti interni ben strutturata aiuta a distribuire l’autorità tra le pagine del sito e a guidare i visitatori verso contenuti rilevanti, aumentando il tempo di permanenza e l’engagement.

Ecco una guida dettagliata per ottimizzare i collegamenti interni:

Vantaggi dei Collegamenti Interni

Migliorare il Tempo di Permanenza: Inserire collegamenti interni rilevanti nei tuoi contenuti guida gli utenti verso altre pagine interessanti, migliorando il tempo trascorso sul sito e riducendo la frequenza di rimbalzo.
Facilitare la Scansione del Sito: I crawler dei motori di ricerca utilizzano i collegamenti interni per scoprire nuove pagine e comprenderne la rilevanza. Collegamenti interni ben posizionati assicurano che il sito sia scansionato in modo efficiente.
Supportare il Percorso di Acquisto: Fornire link interni contestuali durante il percorso dell’utente (ad esempio, da un post informativo a una pagina prodotto) facilita la conversione.
Distribuire l’Autorità SEO: Il linking interno aiuta a trasferire l’autorità (link juice) da pagine ad alta autorevolezza a pagine meno conosciute, potenziandone il ranking.

Una buona Pratica per l’implementazione dei collegamenti interni è il testo di ancoraggio descrittivo.

Utilizza anchor text descrittivi e pertinenti, che diano un’indicazione chiara del contenuto della pagina di destinazione. Ad esempio, invece di usare “clicca qui”, usa “guida alla scelta delle serre”.
L’anchor text dovrebbe includere parole chiave correlate, ma senza esagerare per evitare penalizzazioni per over-optimization.
Collega Ogni Pagina a 3-5 Backlink Interni.

Ogni pagina dovrebbe avere almeno 3-5 collegamenti interni provenienti da altre pagine del sito. Questo aiuta a garantire che nessuna pagina rimanga isolata e che tutte abbiano visibilità.
Priorità alle pagine di valore (come landing page e pagine prodotto) per garantire che ricevano il maggior numero di collegamenti.

Menù di Navigazione e Piè di Pagina

I menu di navigazione e il piè di pagina sono posizioni ideali per collegamenti interni strategici verso pagine competitive, come quelle che mirano a parole chiave importanti. Questi collegamenti permanenti offrono un flusso costante di autorità SEO.

Assicurati di includere collegamenti a risorse chiave come categorie di prodotti, sezioni informative e articoli di blog di alta qualità.
Audit dei Collegamenti Interni con Strumenti SEO

Strumenti come Screaming Frog ti permettono di analizzare l’intera struttura dei collegamenti interni del sito.

Alcuni parametri da monitorare includono:

Numero di Backlink Interni: Identifica quante pagine collegano a una specifica URL.
Testo di Ancoraggio: Controlla la rilevanza e l’ottimizzazione dell’anchor text per ogni link.
Posizione del Backlink: Identifica dove si trovano i collegamenti (es. piè di pagina, corpo del testo, navigazione).

Come Costruire Collegamenti Interni Autonomamente

Mappa del Sito e Struttura Gerarchica: Costruisci una struttura gerarchica logica del sito, con pagine principali che collegano a pagine secondarie e viceversa. Utilizza una sitemap XML per facilitare la scansione da parte dei motori di ricerca.

Link Interni in Contenuti Nuovi e Esistenti: Quando pubblichi nuovi contenuti, cerca di collegarli a contenuti esistenti pertinenti e viceversa. Questo crea una rete di pagine correlate tra loro.

Collegamenti da Articoli del Blog: Gli articoli del blog sono una grande opportunità per aggiungere collegamenti interni a pagine di prodotto o categorie. Ad esempio, un articolo che parla di “consigli per coltivare in serra” può linkare direttamente alle pagine dei prodotti per serre.

Se vuoi approfondire ulteriormente le strategie di ReLink interno, ecco alcune risorse utili:

Come eseguire un audit dei collegamenti interni: Impara a condurre un’analisi dettagliata della struttura dei tuoi link interni per migliorare la distribuzione dell’autorità SEO. (in fase di scrittura)

Internal Link Building: Guida Completa: Scopri perché e come costruire link interni in modo strategico. (in fase di scrittura)

L’importanza del testo di ancoraggio nei collegamenti interni: Approfondisci l’importanza dell’anchor text per migliorare il contesto e la rilevanza dei collegamenti interni. (in fase di scrittura)

I collegamenti interni sono un aspetto essenziale della SEO che spesso viene sottovalutato. Implementare una strategia solida di link building interno può portare a miglioramenti significativi nelle classifiche, nel traffico e nelle conversioni del tuo sito.

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Step 6: Backlink

I backlink sono uno dei fattori più importanti per il posizionamento nei motori di ricerca, in quanto conferiscono al tuo sito autorità e credibilità agli occhi di Google. Tuttavia, ottenere backlink di qualità richiede un approccio strategico e un impegno costante.

Vediamo alcune delle migliori pratiche per guadagnare backlink in modo naturale e sostenibile.

Perché i Backlink Sono Importanti?

I backlink funzionano come “voti di fiducia” per il tuo sito da parte di altri domini. Quando un sito autorevole linka al tuo, trasferisce parte della sua autorità, migliorando così il tuo ranking nelle SERP. Ma attenzione: non tutti i backlink sono uguali. Google premia i link naturali e rilevanti provenienti da siti affidabili e penalizza le tattiche manipolative, come l’acquisto di link.

Strategie per Ottenere Backlink

Contenuti Educativi e Informativi: Pubblica articoli, guide e risorse complete che possano servire da riferimento per altri siti. I contenuti “evergreen” sono particolarmente efficaci, in quanto mantengono il loro valore nel tempo.
Contenuti Visivi: Creare contenuti visivi, come infografiche, video e report interattivi, aumenta le possibilità di essere condivisi e linkati da altri siti. I contenuti visivi sono particolarmente apprezzati poiché semplificano la comprensione di concetti complessi.

Sfrutta le Tendenze di Google Trends.

Ricerca di Argomenti di Tendenza: Usa Google Trends per identificare le query di ricerca in aumento nel tuo settore. Se crei contenuti tempestivi e ben ottimizzati su argomenti che stanno emergendo, puoi attirare link in modo organico mentre le persone cercano risorse di qualità.

Competitor Research: Analizza i contenuti che stanno ottenendo backlink dai tuoi concorrenti e cerca di creare contenuti simili ma migliori, approfondendo l’argomento o offrendo una prospettiva unica.

Promozione dei Contenuti sui Social Media

Amplifica la Portata: Condividi i tuoi contenuti su tutte le piattaforme di social media rilevanti per aumentare la visibilità e le possibilità che vengano linkati. Utilizza hashtag pertinenti e tagga influencer del settore per ottenere maggiore esposizione.

Collaborazioni: Coinvolgi altri professionisti del tuo settore nei tuoi contenuti, come interviste o collaborazioni per articoli. Queste persone saranno inclini a condividere e linkare il tuo contenuto sui loro canali.

E-mail Outreach Strategico

Individuazione di Opportunità di Link Building: Cerca blogger, giornalisti e influencer nel tuo settore che potrebbero essere interessati ai tuoi contenuti. Offri valore, ad esempio proponendo di contribuire con guest post o segnalando una risorsa utile.

Personalizzazione: Evita template generici di outreach. Scrivi e-mail personalizzate che evidenzino chiaramente perché il tuo contenuto è rilevante per il destinatario e come potrebbe beneficiarne.

Guest Blogging

Contributi su Siti Autorevoli: Pubblica articoli come ospite su blog e siti rilevanti per il tuo settore. Includi link al tuo sito nel corpo dell’articolo, se pertinente, o nella biografia dell’autore.

Focus sulla Qualità: Assicurati che i siti su cui pubblichi siano autorevoli e rispettino le linee guida di Google. Evita piattaforme di bassa qualità o schemi di link building discutibili, poiché possono influire negativamente sul tuo ranking.

Recupero di Backlink Persi

Broken Link Building: Identifica link rotti su siti autorevoli e suggerisci il tuo contenuto come sostituto valido. Utilizza strumenti come Ahrefs o Screaming Frog per individuare questi link e opportunità.

Recupero di Backlink Persi: Monitora i backlink persi con strumenti come Google Search Console o SEMrush e contatta i proprietari dei siti per richiedere la re-inclusione del link.

Errori da Evitare

Non Acquistare Link: Come sottolineato, l’acquisto di link è una tattica rischiosa che può portare a pesanti penalizzazioni da parte di Google, specialmente con l’aggiornamento SpamBrain.

Link da Siti di Bassa Qualità: Puntare su quantità anziché qualità non porterà risultati. È preferibile ottenere pochi backlink da siti autorevoli che molti da siti sospetti o di bassa qualità.

Risorse Utili
Se vuoi saperne di più su come attirare backlink in modo efficace, consulta queste risorse:

Strumenti indispensabili per la creazione di link: Scopri gli strumenti migliori per monitorare, analizzare e costruire la tua strategia di backlink. (in fase di scrittura)

I “10 comandamenti” del Link Building: Una guida su come sviluppare una strategia di link building etica e sostenibile. (in fase di scrittura)

Cosa sono i backlink? (e come guadagnarli): Una panoramica completa sul mondo dei backlink e le migliori tecniche per ottenerli. (in fase di scrittura)

Ottenere backlink di qualità richiede dedizione, creatività e una strategia a lungo termine. Non cercare scorciatoie come l’acquisto di link, ma punta a guadagnarli attraverso la creazione di contenuti di valore e una promozione efficace. Con il giusto approccio, potrai migliorare la tua autorità di dominio e posizionarti meglio nelle SERP.

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Step 7. Traccia il Posizionamento del Sito e Delle Conversioni

Monitorare le prestazioni della tua strategia SEO è fondamentale per capire se le tue ottimizzazioni stanno portando i risultati desiderati. Non basta soltanto implementare le tecniche, ma è essenziale verificare se stai raggiungendo gli obiettivi che ti sei prefissato.

Per fare questo, strumenti come Google Analytics 4 (GA4) e Google Search Console sono indispensabili.

Monitoraggio con GA4

GA4 offre una panoramica completa del traffico del tuo sito, consentendoti di capire come gli utenti interagiscono con le tue pagine. Puoi monitorare:

Visite dirette: Questi sono utenti che digitano direttamente l’URL del tuo sito o che hanno salvato il tuo sito nei preferiti.
Visite di ricerca organiche: Utenti che arrivano tramite i motori di ricerca (come Google) senza passare da annunci a pagamento.
Conversioni organiche e dirette: Puoi monitorare le conversioni, che possono essere iscrizioni a newsletter, download di materiali o acquisti, a seconda del tipo di obiettivo configurato.
Un approccio fondamentale è configurare eventi e obiettivi su GA4 per tracciare azioni specifiche sul sito, come la compilazione di form, il completamento di acquisti o altri KPI rilevanti per il tuo business.

Monitoraggio con Google Search Console

Google Search Console è invece lo strumento principale per monitorare le prestazioni del tuo sito nelle SERP. Con Search Console, puoi tenere traccia di:

Posizioni nei risultati organici: Scopri in quale posizione si trovano le tue pagine per determinate query di ricerca.
Impressioni nei risultati di ricerca: Quante volte le tue pagine sono state visualizzate nei risultati di ricerca.
Clic sui risultati di ricerca organici: Quante volte gli utenti hanno cliccato su uno dei tuoi link organici nei risultati di ricerca.
Utilizzando questi dati, puoi identificare le pagine che generano più traffico, quelle che necessitano di miglioramenti e le query di ricerca che portano a maggiori clic e conversioni.

Misurare i risultati della SEO è essenziale per capire cosa funziona e cosa deve essere migliorato. L’integrazione tra strumenti di analisi (come GA4), piattaforme di monitoraggio (come Google Search Console) ti forniscono una visione a 360° delle prestazioni del tuo sito, consentendoti di ottimizzare le tue strategie e massimizzare il ritorno sugli investimenti.

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Step 8. Continua ad apprendere la SEO

La SEO è un campo in costante evoluzione, influenzato dai continui aggiornamenti degli algoritmi di ricerca e dalle nuove tendenze nel comportamento degli utenti online. Per questo motivo, se vuoi mantenere e migliorare il tuo posizionamento, l’apprendimento continuo è una parte essenziale del percorso.

Anche se fai SEO da solo, è possibile ottenere risultati notevoli. Tuttavia, devi essere disposto a rimanere aggiornato e ad adattare le tue strategie in base alle nuove tendenze e ai cambiamenti nel settore.

Ecco alcune risorse che ti possono aiutare a tenere il passo con i cambiamenti della SEO:

[Podcast] Ricerca su Google Search Off the Record Podcast
Questo podcast ufficiale di Google fornisce informazioni preziose direttamente dai team che lavorano sui motori di ricerca. È un ottimo modo per comprendere come Google interpreta i cambiamenti e per ottenere consigli sugli aggiornamenti dell’algoritmo.

[Blog] Ricerca Google Search Central
Il blog di Google Search Central è una delle migliori fonti di notizie aggiornate e informazioni dettagliate sugli aggiornamenti degli algoritmi, sulle best practice SEO e su come ottimizzare i siti web secondo le linee guida ufficiali di Google.

[YouTube] Ricerca Google Search Central
Il canale YouTube di Google Search Central offre video educativi, approfondimenti sugli aggiornamenti e suggerimenti pratici per migliorare la SEO. È una risorsa accessibile e utile per chi preferisce l’apprendimento visivo.

Altri strumenti di aggiornamento

Moz Blog: Moz è una delle fonti più autorevoli nel settore SEO e offre una vasta gamma di contenuti che trattano sia i concetti di base che gli aspetti avanzati della SEO.
Search Engine Journal (SEJ): SEJ è una fonte di notizie, articoli, podcast e webinar aggiornati sui cambiamenti nel settore SEO.
SEMrush Academy: Una piattaforma gratuita che offre corsi di formazione SEO dettagliati, certificazioni e contenuti avanzati per migliorare le tue competenze.
SEOZoom: Strumento SEO molto apprezzato in Italia, offre analisi avanzate delle parole chiave, monitoraggio delle posizioni e audit SEO per ottimizzare la visibilità del tuo sito.

Consigli SEO Fai Da Te Finali

Test e sperimentazione: Non limitarti a leggere; metti in pratica ciò che apprendi. Fai test sul tuo sito per capire cosa funziona meglio per te.
Networking: Connettiti con altri professionisti del settore, partecipa a forum SEO, gruppi LinkedIn e conferenze virtuali per scambiare idee e aggiornamenti.
Continuando a imparare e a restare aggiornato sulle ultime novità SEO, potrai gestire autonomamente l’ottimizzazione del tuo sito in modo efficace, mantenendo un vantaggio competitivo.


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